Cari lettori,
Per motivi di copyright sono costretta a rimuovere i post "Manipoliamo" e " Attività/ esperienze educative al nido".
Mio errore, che non spero non si ripresenti.
Grazie a tutti coloro che hanno visitato, conosciuto ed esplorato il mio blog.
Erika
Si gioca! Imparare a giocare nei centri per la prima infanzia.
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giovedì 24 settembre 2015
giovedì 2 luglio 2015
Benvenuti nel mio Blog
Esiste un arte del gioco?
In questo blog vorrei dedicare la mia attenzione a quali
sono i giochi più diffusi e di cui dispongono le scuole dell'infanzia e della
prima infanzia (nel linguaggio comune scuola materna e asilo nido).
Quali invece i più usati e "giocati" dai bambini?
Vorrei concentrarmi in particolare sulla relazione gioco - educazione- apprendimento per i bambini del nido (pressapoco dagli 8 mesi ai 3
anni) e quindi sul significato che un particolare gioco o attività
trasmette al bambino.
Infine mi chiedo: cosa distingue un'attività-gioco davvero educativa/o da uno/a che sembra solo esserlo?
Grazie a tutti dell'attenzione!
domenica 28 giugno 2015
GLI spazi aperti a PONZANO CHILDREN
Centro Infanzia Ponzano Children
Il Centro Infanzia Ponzano Children ospita bambini dai 9 mesi fino ai 6 anni e si rivolge a genitori e famiglie dell’azienda e del territorio della città di Ponzano Veneto (TV).
Il suo spazio esterno è diviso in quattro zone:
1. zona di giardino con orto, alberi e giostre
2.pavimentazione in legno (vedi foto), molto comodo nel caso di pioggia perchè si asciuga rapidamente
2° parte esterna: vasche di legno con sassi, sabbia, conchiglie |
1° parte esterna: pavimentazione in legno |
3° parte esterna: Orticello disposto a raggi e giardino di Ponzano Children |
4.distesa di sabbia
Centro Infanzia PONZANO CHILDREN Ponzano Veneto, TV. |
GIOCHI STEINERIANI
Oggi vi presento un pò di giochi Steineriani, proposti dal modello del pedagogista, filosofo Rudolf Steiner che fondò la scuola Waldorf (Steineriana)
I giochi Steineriani sono grezzi, rudimentali ma si prestano ad essere
utilizzati in modi diversi. Lo scopo è quello di stimolare la creatività.
Al contrario, i giochi di stile Montessoriano sono fatti per avere un utilizzo ben preciso, devono essere utilizzati esclusivamente per lo scopo al quale sono
destinati. La Montessori stessa invita però l’educatore a rispettare
eventuali utilizzi alternativi, se considerati costruttivi.
mercoledì 24 giugno 2015
IL GIOCO ALL'APERTO: MOVIMENTO, EQUILIBRIO E COORDINAZIONE... MA NON SOLO!
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Arrampicarsi sull'albero: attività oramai scomparsa, se non proibita. .....Ma siamo sicuri che sia meno pericoloso regalare un videogioco? |
i giochi con le corde, se opportunamente sicuri e controllati, stimolano l'equilibrio, la dinamicità e richiedono una certa quantità di coraggio e invitano allo spirito di avventura |
GIOCARE CON I COLORI: TROVIAMO IL COLORE GIUSTO!
Pubblico un video interessante sulla lezione di impostazione Montessoriana per
stimolare l'apparato sensoriale dei bambini, in particolare la vista e il tatto.
Obiettivo: "color matching", ovvero trovare la corrispondenza dei colori.
I bambini imparano a riconoscere e distinguere i diversi colori,
associando correttamente gli oggetti ai corrispettivi barattoli.
sabato 6 giugno 2015
.........a proposito di DIRITTI?
Esiste un documento, una Carta dei Diritti riservata all'infanzia e all'adolescenza, la C.R.C, dall'inglese Convention Rights Child, ossia la Convenzione sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza.
Essa si rivolge a tutto l'arco dell'età evolutiva, in sostanza ai minori, dagli 0-18 anni.
E' un documento che ha valore giuridico, composto da 54 articoli, tra i quali i primi 41 sono relativi ai Diritti e alle Libertà fondamentali per i bambini.
In particolare, l'articolo 31 della CRC afferma: "Gli Stati parti riconoscono al fanciullo il diritto al riposo e al tempo libero, a dedicarsi al gioco e ad attività ricreative proprie della sua età e a partecipare liberamente alla vita culturale e artistica".
La CRC propone, quindi un'idea di gioco non solo inteso con fini educativi, ma libero, spontaneo, creativo, naturale, che dà la possibilità ai bambini di ri-crearsi, nei termini di ri-generarsi, ri-creare il proprio sè, non nei termini della ricreazione scolastica tra una lezione e l'altra.
Una Carta Internazionale dei diritti dei bambini, ma più datata risale al 1959, la Dichiarazione di New York, approvata, appunto, a New York dall'Assemblea dell'ONU.
In essa si specificava che il bambino ha il diritto al gioco ma solamente se con fini educativi. quindi il gioco, per i ragazzi era limitato allo scopo "educativo, istruttivo" se cosi lo vogliamo chiamare.
Aggiungo inoltre, che tra i diritti dei bambini c'è anche il diritto a NON GIOCARE. Voi direte, è un assurdita! A quale bambino/a non piace giocare? In realtà il diritto di astenersi dal gioco che gli amici/ compagni del nido stanno facendo va colto come un'opportunità, una libera scelta del bambino: non è obbligatorio giocare sempre e comunque, anche quando, magari si è tristi o non si ha voglia di stare con i compagni ma si preferirebbe esplorare l'ambiente un pò da soli.
http://www.unicef.it/doc/2018/pubblicazioni/convenzione-sui-diritti-dellinfanzia.htm
giovedì 28 maggio 2015
Cenni teorici-pedagogici...
Eccomi di nuovo qua...
Oggi mi dedico a citarvi alcuni autori che hanno iniziato la loro carriera come educatori, poi divenuti teorici, veri pedagogisti che hanno lasciato un segno, un contributo molto significativo alla pedagogia e alle pratiche educative dedicate all'infanzia.
iniziamo con Frobel, educatore, poi pedagogista che ha concepito un modello pedagogico per l'educazione dell'infanzia, da cui ha preso il nome, conosciuto oggi come il modello Frobeliano.
Frobel sostiene che il gioco per un bambino sia la più alta forma di espressività del suo IO, è veicolo, strumento per l'espressione del suo mondo interno.
Coerentemente con il pensiero della Montessori, medico e pedagogista, troviamo che per entrambi il gioco per il bambino è paragonabile al lavoro per l'adulto.
Agli occhi dell'adulto, quando un bambino si diletta a giocare, (il bambino che si trastulla- diceva Thomas More) appare come un tempo ozioso, inutile, usato tanto per fare qualcosa, in realtà egli è molto concentrato e intento ad arrivare ad una certa conoscenza del gioco che ha di fronte utilizzando tutto l'impegno e la passione, proprio come avviene per l'adulto, in linea teorica, quando lavora.
Winnicot sostiene la correlazione tra gioco e creatività:
Oggi mi dedico a citarvi alcuni autori che hanno iniziato la loro carriera come educatori, poi divenuti teorici, veri pedagogisti che hanno lasciato un segno, un contributo molto significativo alla pedagogia e alle pratiche educative dedicate all'infanzia.
iniziamo con Frobel, educatore, poi pedagogista che ha concepito un modello pedagogico per l'educazione dell'infanzia, da cui ha preso il nome, conosciuto oggi come il modello Frobeliano.
Frobel sostiene che il gioco per un bambino sia la più alta forma di espressività del suo IO, è veicolo, strumento per l'espressione del suo mondo interno.
Coerentemente con il pensiero della Montessori, medico e pedagogista, troviamo che per entrambi il gioco per il bambino è paragonabile al lavoro per l'adulto.
Agli occhi dell'adulto, quando un bambino si diletta a giocare, (il bambino che si trastulla- diceva Thomas More) appare come un tempo ozioso, inutile, usato tanto per fare qualcosa, in realtà egli è molto concentrato e intento ad arrivare ad una certa conoscenza del gioco che ha di fronte utilizzando tutto l'impegno e la passione, proprio come avviene per l'adulto, in linea teorica, quando lavora.
Winnicot sostiene la correlazione tra gioco e creatività:
é nel giocare e soltanto mentre gioca che il bambino, e anche l'adulto, è in grado di essere creativo e di fare uso dell'intera personalità, ed è soltanto nell'essere creativi che gli individui scoprono il Sè.
Appunti di lezione "Storia dell'educazione dell'infanzia".
giovedì 30 aprile 2015
GIOCO E CREATIVITA': COSA METTERE TRA LE MANI DEI BAMBINI?
I lego |
Criteri per la scelta dei giocattoli. cosa mettere tra le mani dei bambini?
I giochi devono:
oggetto transizionale |
Gioco PEDAGOGICAMENTE funzionale : impariamo a distinguere forme geometriche e colori |
Ma allora quali sono i giochi istruttivi, educativi, intelligenti?
Molti genitori nell'acquisto di un giocattolo vanno in cerca di quello che stimola maggiormente l'abilità logico-spaziale-mnemonico, quindi si orientano su puzzle, oppure il memory ,......
Per scegliere il modello si orientano leggendo le etichette relative al livello di difficoltà adeguato alle età, costretti poi a fare i conti con le capacità dei propri figli, a procurarsi ansia se queste non rientrano nell'età riportata nella confezione.
Il trenino di Peppa Pig: non può mancare! |
gioco per stimolare l' abilità visuo-motoria |
Non esiste il gioco intelligente in sè, così come non esiste un'attività/esperienza al nido educativa in sè, autonoma, applicabile in ogni situazione: c'è la possibilità, invece, di rendere quel tale gioco educativo se opportunamente offerto, preparato, progettato intenzionalmente dall'adulto (al nido dall'educatore) per il soggetto in questione.
libertà di movimento |
lavoretti con materiali riciclati |
Dalla rivista per la prima infanzia Mondo Zero 3: "Gioco e creatività: cosa mettere tra le mani dei bambini"
di Simona Vigoni
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